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Aiuti per la liberazione > P. Matteo da Agnone
GLI ESORCISTI IN CAMPO SONO INSUFFICIENTI
Prima di parlare di possessione diabolica bisogna ricorrere alla medicina, alla psichiatria e alla psicologia. La normalità, infatti, è che i mali siano di carattere naturale. È un'eccezione che il fenomeno sia di origine diabolica. Padre Cipriano de Meo, in 56 anni di esorcista a tempo pieno, ha incontrato solo una ventina di autentiche possessioni. La liberazione generalmente richiede molto tempo, preparazione e preghiera, non solo dell’esorcista, ma anche dei gruppi di preghiera che lo sostengono.
La lotta contro satana è una grande battaglia che richiede il dispiegamento di tutte le forze in campo. L’esorcista combatte in prima linea, ma dietro le retrovie c’è l’azione dei fedeli e di tutto il corpo mistico di Cristo. Una guerra non si vince di colpo, ma dopo una serie di battaglie. Una vittoria dopo l’altra porta a vincere la guerra, indebolisce l’avversario, assottiglia le sue difese, finché è costretto ad arrendersi.
Non bisogna mai demordere né scoraggiarsi, se dopo diversi esorcismi non si intravede la liberazione. Lo scoraggiamento è una trappola di satana per far desistere dal combatterlo. I singoli esorcismi non sono vani, anche se a volte può sembrare che non risolvano niente. Sono vittorie di battaglie che man mano conducono alla vittoria della guerra.
La battaglia è un lavoro di squadra, che deve essere compatta come un esercito. È la Chiesa intera che si schiera contro il male. Peccato che gli esorcisti siano insufficienti per far fronte a tutte le richieste di aiuto, che sono tante e in aumento.
«Dobbiamo credere che il demonio esiste» afferma P. Cipriano. «Oggi purtroppo si tende a non credere al demonio ed è uno dei primi inganni diabolici, perché se non si crede che esiste può fare ciò che vuole e non lo si combatte. Anche noi sacerdoti siamo colpevoli : ogni volta che il Vangelo parla di demonio, l’omelia verte su tutt’altro ed evita di parlarne. Questa è una forte tentazione e un grande inganno. Purtroppo molti preti trovano difficoltà a parlarne, perché dicono che la gente si impressiona. Ma se Gesù ha vinto il demonio, dobbiamo anche spiegare chi è il demonio».
La carenza di esorcisti e la difficoltà ad ammettere l’esistenza del diavolo si risconta solo nella Chiesa latina, perché in quella ortodossa e in varie confessioni del protestantesimo il problema non esiste. Fino a tre secoli fa c'era abbondanza di esorcisti in tutte le diocesi. Poi, dopo gli eccessi della caccia alle streghe, la chiesa cattolica ha vissuto una crisi di rigetto e per reazione si è quasi abbandonato l'esorcismo.
Sebbene gli esorcisti siano insufficienti, per proteggersi dal diavolo basta vivere una vita di grazia, cioè rispettare i dieci comandamenti (non nove o… altro numero facoltativo!), accostarsi con frequenza ai sacramenti e queste armi di difesa, con un po’ di buona volontà, sono accessibili a tutti. Ricordiamo che la confessione (sacramento), ha un’efficacia superiore a quella dell’esorcismo (sacramentale). Se si trascura la vita di grazia ci si espone inevitabilmente all’azione del maligno.
La possessione diabolica è un evento molto raro, ma è in aumento, e i giovani sono i più colpiti. Anche gli anziani, quando arrivano dall’esorcista, generalmente sono stati colpiti dal maleficio in età giovanile. Infatti i giovani sono più esposti alle vendette e più curiosi delle pratiche occultistiche, come sedute spiritiche o sette sataniche e anche più avidi di esperienze peccaminose.
Dio comunque è infinitamente più potente del male e alla fine, se si è bene attenti e prudenti, vince sempre. Chi è vicino a Gesù e alla Chiesa – assicurano gli esorcisti – non ha nulla da temere.
Patrizia Cattaneo
IL DIAVOLO E I PRETI
dagli esorcismi di P. Cipriano de Meo
Padre Cipriano de Meo
P. Cipriano: «Dobbiamo pregare che i sacerdoti non dicano mai che satana non esiste».
Il diavolo: «Cipriano, questo devo fare…, quando non si sa che si ha un nemico, allora si evita di usare le armi per combatterlo; così li prendo alla sprovvista e posso agire senza che mi combattano, questa è la mia arma migliore».
P. Cipriano prega per i sacerdoti e il diavolo risponde: «Cipriano, non fare il furbastro, lascia stare le cose come stanno, li voglio per me, devono dare il cattivo esempio; sai quanti cristiani basano la loro fede sulla condotta dei sacerdoti? Quando vedono un sacerdote cadere, vengono verso di me».
E il diavolo riferendosi alla Madonna: «Gira come un moscone intorno ai sacerdoti, non si stanca mai, pur di salvarli le inventa tutte».
Citazioni tratte dal libro
IL DIVINO E L’UMANO NEL MIO APOSTOLATO DI ESORCISTA
Cipriano De Meo – Centrografico Francescano - Manfredonia (FG) – Novembre 2006
che può essere richiesto a: convento Cappuccini, 71016 San Severo (FG)
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