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Luoghi di guarigione > Fratel Cosimo
UN'ALTRA GUARIGIONE ISTANTANEA
ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO
di Marlène Reichmuth
Chiara Vescio Ungaro era colpita da anni da una forma di artrite reumatoide che era degenerata in osteite del bacino (l'osteite è un'infiammazione ossea infettiva). A causa di questa malattia soffriva di forti dolori, al punto che poteva muoversi soltanto con grande difficoltà e doveva indossare un busto ortopedico. Prendeva del cortisone ogni sera ed applicava degli impacchi, ma il suo stato non migliorava in alcun modo, come attestato da numerosi certificati medici.
Avendo sentito parlare di Fratel Cosimo, il giorno 11 febbraio 1995, si reca al grande raduno di preghiera per i malati, dove si mescola alla folla riunita ai piedi della Madonna dello Scoglio. Come nel caso di Rita Bonina, ( descritto nel numero di Segno di marzo 2004 No 194/195 sulla guarigione della scoliosi di suo figlio), rimane colpita nel vedere attorno a lei tutti quei malati. Non soffrono più di lei? È forse per questa ragione che non si cura di chiedere la propria guarigione. Dopo la messa, Fratel Cosimo prega intercedendo per i malati e a un certo punto annuncia che una persona tra la folla avrebbe sentito fitta.Era esattamente quel che lei stava provando: una forte fitta al fianco destro, proprio dove soffriva maggiormente. Era come se fosse stata istantaneamente “trasformata”, questo il termine da lei utilizzato per cercare di spiegarsi.
La sera dell'undici febbraio 1995, al momento di andare a letto, constata con sua grande sorpresa, che può coricarsi anche sul fianco destro, cosa che fino ad allora era per lei stata impossibile, perché quella posizione esacerbava i suoi dolori. La mattina seguente, erano spariti i grandi ematomi nerastri all'anca, dovuti alle continue iniezioni. Da quel momento non ha più sofferto e non è più ritornata dal medico. Perché mai avrebbe dovuto consultarlo, visto che non aveva più bisogno di alcun trattamento!
Ecco perché questa guarigione non è attestata da alcun certificato medico, ma basta aver visto Chiara Vescio Ungaro lavorare da mattina a sera al bar dei pellegrini l'undici maggio 2003, per rendersi conto che con ogni evidenza non manifesta più alcuna difficoltà a rimanere in piedi per molte ore senza alcun momento di riposo. Mostra le sue gambe che, malgrado la sua incessante attività, non sono gonfie, e ci chiede se ci pare possibile che lei soffra ancora di artrite reumatoide e di osteite!
Testimonia anche la sua conversione: sino all' 11 febbraio 1995, non pregava e si accontentava di andare a messa due volte all'anno, a Natale e a Pasqua. Ma dal giorno della sua guarigione tutto è cambiato, ha cominciato a recitare la corona del Rosario e tutte le domeniche va a messa, divenuta per lei viva e sacra. Si sente felice, di una gioia spirituale vissuta giorno per giorno con il Signore.
Pubblicato da: Il Segno del soprannaturale n. 194-195 agosto/settembre 2004.
Foto: Patrizia Cattaneo ©
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